Ritagli di giornale, poesia per immagini
Un esordio di quelli che lasciano il segno per Rocco Casulli, classe 1998, con il suo Ritagli di giornale, pubblicato nel 2022 da Ottocervo, marchio di Antonio Mandese Editore dedicato alla narrativa sequenziale. Un progetto nato come lavoro finale per la scuola di grafica e illustrazione Grafite, frequentata dall’autore dopo il liceo scientifico, poi sviluppato per divenire ciò che oggi possiamo leggere. Un fumetto che si pone «alla ricerca dell’equilibrio perfetto tra “dramma” e “fiaba”, affidandosi alla lingua universale della poesia». Un canto soave alle profondità della solitudine.
Due i protagonisti: l’anziana Diana Serra e il giovane Matteo. Si incrociano quasi per caso. La donna infatti non esce dal suo appartamento da oltre sessant’anni. Rimane nel mondo, si aggiorna su ciò che accade fuori dalla porta, grazie alla lettura di un quotidiano che le viene costantemente recapitato.
Quando un giorno la consegna salta, Diana, spinta una forma di irrequietezza e confusione ansiosa, decide incredibilmente di uscire, di evadere dalla sua prigione che è divenuta ormai una comfort zone. A pochi passi dalla soglia di casa però, il suo impulso improvviso diviene così critico e stressante da farla svenire e sarà proprio Matteo, che si trova a passare di lì, a soccorrerla. Da quel momento in poi il ragazzo si rende disponibile ad accompagnarla alla ricerca di un’edicola e del tanto agognato giornale.
Da questo espediente, da questo “insignificante” pretesto la storia si dipana. Presente e flashback, ricordi che affiorano, si incastrano come tessere di un puzzle per ricomporre due problematiche realtà. Ed ecco che pian piano gli interrogativi del lettore trovano risposta, uno ad uno.
Si chiariscono i perché delle difficoltà di Diana, della sua segregazione in casa, dell’ossessione di incorniciare ed appendere notizie tristi alle pareti, della sua fobia per le strisce pedonali. E man mano che Diana si svela si estrinsecano i non meno complessi disagi dell’ombroso Matteo.
Ed è insieme che i due si salvano. Le due loro solitudini, diverse per età e per motivazioni si incontrano, si scontrano e si fondono, dando vita ad un curioso sodalizio amicale. Un universo di scoperte cui si arriva quasi esclusivamente attraverso le immagini. Sono poche ed essenziali parole, rari i dialoghi, tante le pause e i lunghi silenzi. Sono fortemente funzionali alla narrazione e alla costruzione dei protagonisti. Alla ricostruzione del loro vissuto concorrono i colori che aderiscono perfettamente al loro stato d’animo.
Il connubio di questi elementi trasmette emozioni con una potente delicatezza, che è ciò che più rimane impresso di tutta l’opera. Sensibilità e dolcezza pervadono, permeano l’esposizione di temi duri. L’isolamento di anziani e giovani, il gap e l’incomunicabilità generazionale, la paura di vivere, i traumi psicologici che se non superati bloccano le esistenze costringendo le persone a rivivere un determinato momento, il senso di inadeguatezza, gli schemi e le gabbie che ci imponiamo, i mutamenti sociali e di abitudini, sono alcuni degli argomenti trattati e degli spunti di riflessione cui è spinto il lettore.
Nei personaggi di Ritagli di giornale Rocco Casulli ha riversato alcuni propri aspetti caratteriali, ovviamente estremizzati, così come talune esperienze familiari. Il passato di Diana, ad esempio, attinge in larga parte alla storia di suo padre.
Graficamente il fumetto è disegnato e colorato mirabilmente ad acquerelli in digitale, su tavoletta grafica e con Photoshop. Si distingue per una piacevole morbidezza dei tratti e per un senso di calore dato da un’attenta scelta dei toni in palette, delle sfumature, delle texture, dei giochi di luci ed ombre. Tanto è realistico e ben riuscito il risultato da rendere quasi impossibile pensare ad una realizzazione attraverso l’uso esclusivo della tecnologia. Si penserebbe ad un’esecuzione con tecniche tradizionali. È altresì palese una sapiente gestione di griglie e spazi, della regia interna alle tavole, dell’organizzazione e del ritmo dato ai contenuti.
Nelle pieghe delle immagini il tempo scorre con un’incredibile naturalezza. Capita anche che, con una notevole arte della sintesi, in sole quattro vignette si concentri un sessantennio della protagonista. Così come cambiano i fatti riportati sulle pagine dei giornali, allo stesso modo le mani di Diana passano da essere quelle minute di una bambina a quelle inevitabilmente segnate di donna di una certa età.
L’ambientazione non coincide ad determinato luogo reale. È un mix di borghi pugliesi: il paese dell’autore in provincia di Taranto e altri nelle vicinanze. Le reference sono dunque quelle date dall’esperienza e dalla quotidianità dell’autore, immerso nel suo territorio. Si riconoscono il parco commerciale di Casamassima, il più noto della Puglia, e la Gravina di Laterza, uno dei canyon europei più grandi, noto perché vi cresce una pianta rara, la campanula pugliese.
Ritagli di giornale unisce le armosfere del film d’animazione Up della Pixar, cui Rocco Casulli si è ispirato soprattutto per la parte iniziale, e lo studio dei processi esecutivi dell’acquarellista contemporaneo Thomas Schaller.
È un fumetto personale, lirico, forte, un’opera che ha in sé grande maturità e che non lascia dubbi sul futuro roseo che attende l’autore. Ho avuto la fortuna di incontrarlo allo scorso Più libri più liberi, di poterci parlare e di poterlo vedere all’opera mentre dedicava la mia copia. Gli auguro di cuore tutto il meglio perché davvero se lo merita.
One Comment
Barbara
Beh, io non sono mai stata un’appassionata di fumetti (probabilmente è un limite, me ne rendo conto), ma la tua recensione, Giulia, e la bellezza delle tavole dell’artista (perché di questo si tratta) mi hanno molto incuriosita. Poi il tema trattato mi interessa parecchio ed è attualissimo. Grazie