Mio caro fumetto... - Mira sul divano a casa della nonna
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Mira #primobacio #arte #famiglia

È arrivato finalmente nelle librerie Mira #primobacio #arte #famiglia, il terzo episodio della storia dell’irresistibile preadolescente danese ideata da Sabine Lemire e disegnata da Rasmus Bregnhøi (Sinnos Editrice). Dopo aver fatto la sua conoscenza nel primo capitolo della saga (a questo link il mio articolo a riguardo), nel secondo abbiamo gioito con lei per l’avverarsi del suo sogno di incontrare per la prima volta suo padre e l’abbiamo vista andare a vivere in una casa galleggiante nei canali di Copenhagen (clicca qui per saperne di più). Ora invece assistiamo a qualche suo momento di crisi.

Mio caro fumetto... - Copertina di Mira #primobacio #arte #famiglia

Mira pensa di non somigliare a suo papà e si chiede se sia davvero sua figlia, o quella di qualcun altro. Si trova inoltre nella difficoltà di ambientarsi e di vivere divisa tra due famiglie, senza sentire di appartenere completamente a nessuna. Non è facile per lei. La sua realtà è diversa da quella di tutti gli altri e si domanda spesso perché non possa essere più standard, simile a quella dei coetanei che le sono vicini.

Mio caro fumetto... - Mira confida alla nonna le paure su suo papà

Tutta la confusione di Mira ha un nome ed è: pubertà. In questo periodo il suo corpo cambia, con i primi conseguenti imbarazzi. Mira tende a nascondersi e a infagottarsi, indossando maglioni larghi e spessi anche in piena estate. La mamma che imperversa parlando delle mestruazioni e spiegando l’utilizzo degli assorbenti diventa ancora più imbarazzante di quanto non fosse già.

Mio caro fumetto... - La pubertà e il coro che cambia
Mio caro fumetto... - Mamma che spiega l'utilizzo dei diversi assorbenti

Nel frattempo per fortuna nascono nuove amicizie. La voglia di esprimersi con la fantasia e di stare in gruppo, tipiche dell’età, portano alla creazione di un collettivo artistico di riciclo creativo e all’organizzazione di una mostra. E poi, novità fra le novità, i ragazzi diventano interessanti in modo diverso rispetto a prima. In particolare Jonas, il cugino della sua fidata amica e vicina Liva. Con lui e per lui il primo innamoramento e, ebbene sì, il primo bacio!

Mira racconta un’individualità, una storia singola, privata, all’interno di un mondo complesso in continuo cambiamento. Dà modo di ragionare su un’esperienza particolare rendendola universale. È semplice identificarsi in Mira, senza percepire nel racconto fini didascalici, giudizi o moralismi di sorta. La levità, l’ironia, i temi trattati moderni e di stretta attualità oltre al ritmo della narrazione sempre ben calibrato fanno sì che ci si affezioni alla protagonista e, terminato il volume, si desideri scoprire al più presto il seguito delle sue avventure.

Mio caro fumetto... - Mira innamorata

Lo stile di Rasmus Bregnhøi, ora che in Italia siamo al terzo fumetto della serie, è diventato familiare e riconoscibile: una certezza. I suoi disegni, che ho descritto approfonditamente nel mio articolo sul blog dedicato al primo volume, sono vivaci, colorati, pieni di piccoli particolari a vivificare le ambientazioni interne e gli esterni, strade, piazze e panorami della capitale della Danimarca.

Concluso Mira #primobacio #arte #famiglia, aspetto con impazienza il volume successivo. Nel paese di origine la pubblicazione di Mira è arrivata a otto titoli che hanno avuto tutti uno strameritato successo! Fioccano premi e traduzioni! A presto allora, speriamo…

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