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  • Mio caro fumetto... - Janne bullizzata per il suo peso
    Letture

    Ho trovato il mio posto nel mondo e gli eating disorders

    Il 5 dicembre 2021, al secondo giorno di fiera Più libri più liberi, ho acquistato Ho trovato il mio posto nel mondo (Edizioni Sonda, 2021) dell’illustratrice e fumettista norvegese Jenny Jordahl. È bastata un’occhiata veloce e sfogliare qualche pagina per capire la portata di questo romanzo grafico. La trama gira intorno a quella pretesa dalle orribili conseguenze che vuole che il fisico, soprattutto femminile, debba essere omologato e sempre perfetto. Se nel tempo i canoni di bellezza sono cambiati, sempre irraggiungibili, stereotipati, generalmente dettati e imposti dagli uomini e da una cultura profondamente maschilista e machista, per contro non si sono modificati i risvolti emotivi, sociali e medici che ne derivano.…

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    Giulia D'Angelo

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    Mio caro fumetto... - La sordità della piccola protagonista de La voce delle cose

    La voce delle cose: il mondo di una bambina sorda

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    L’inferno di Islam Mitat “sposa dell’ISIS”

    Ottobre 25, 2019
    Mio caro fumetto... - Ricerca su internet, risultati ed interrogativi

    La differenza invisibile colora l’Asperger

    Febbraio 18, 2021
  • Mio caro fumetto... - La sordità della piccola protagonista de La voce delle cose
    Letture

    La voce delle cose: il mondo di una bambina sorda

    È una poetica ed efficace immersione nel mondo di una bambina sorda, quella che Cécile Bidault propone al lettore con il suo silent book d’esordio La voce delle cose (ComicOut, 2018), L’écorce des choses (WARUM, 2017). Un’opera che offre l’occasione di immedesimarsi con le persone che convivono con questo deficit invisibile. Un pregevole invito a ragionare sull’argomento sordità e su quanto tutt’oggi sia generalizzata l’ignoranza in proposito. Per enfatizzare la tematica e il messaggio che trasmette, La voce delle cose è un albo quasi totalmente muto. Qualche linea di testo, esigua a dire il vero, compare solo in tre tavole iniziali. Brevi didascalie che raccolgono la voce fuori campo della piccola…

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    Giulia D'Angelo

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    Mio caro fumetto... - Trisomia 21 e il DNA

    Non è te che aspettavo. Alla disabilità non si è mai preparati

    Ottobre 16, 2019
  • Mio caro fumetto... - La ciclotimia è un disturbo dell'umore
    Letture

    La mia ciclotimia ha la coda rossa svela il bipolarismo

    A seguito della pubblicazione di Goupil ou face (Vraoum!, 2016; Delcourt, 2021), tradotto La mia ciclotimia ha la coda rossa (ComicOut, 2017 e 2021) Lou Lubie, l’autrice, è stata subissata da una marea di messaggi. Richieste d’aiuto, di informazioni, di consigli e rassicurazioni tanto pressanti e invadenti da sentirsi costretta ad eliminare i suoi profili social per tutelarsi. Non stupisce. Il suo fumetto unisce ad una base narrativa di fiction, d’invenzione, un fondo autobiografico che dona veridicità e autenticità alla storia e che di fatto legittima Lou Lubie ad affrontare l’argomento, cosa che fa con estrema pulizia intellettuale. A questo si aggiunge un forte valore di divulgazione scientifica, frutto di un…

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    Giulia D'Angelo

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    Mio caro fumetto... - Ortica ovvero Maskatchka ambientazione di Jakob, Mimmi e i cani parlanti

    Jakob, Mimmi e i cani parlanti e la gentrificazione

    Settembre 4, 2022
    Mio caro fumetto... - La partenza in Venezia di Taniguchi

    Venezia: poesia ed incanto

    Novembre 13, 2019
  • Mio caro fumetto... - Jun Choi si esibisce in strada nell'arte del pansori
    Letture

    Jun, storia vera di autismo e musica

    Se le vacanze estive del 2020 sono servite per innamorarmi dello stile narrativo e del segno di Keum Suk Gendry-Kim, quelle del 2021 sono state testimoni della conferma di questo amore. Ho affrontato la lettura di Jun (titolo originale: 준이오빠), nuovo fumetto dell’autrice coreana giunto in Italia grazie a Bao Publishing, dopo Le Malerbe. Jun Choi, come precedentemente Yi Okseon, è una persona reale e il fumetto racconta la sua storia. Nato a Seoul nel 1990, è un giovane con autismo che possiede un particolare talento. È uno straordinario musicista di pansori, con l’aggiunta del pianoforte. Si tratta di una tradizionale narrazione in musica coreana eseguita generalmente da un sorikkun (소리꾼), un cantante,…

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    Giulia D'Angelo

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    Febbraio 21, 2022
  • Mio caro fumetto... - Franco Basaglia contro le catene fisiche, della mente e del pregiudizio
    Letture

    Basaglia, il dottore dei matti e la sua rivoluzione

    Il fumetto Basaglia, il dottore dei matti di Andrea Laprovitera e Armando Mìron Polacco (BeccoGiallo, 2021) tratta di dignità, libertà, umanità, diritti, lungimiranza. Della rivoluzione copernicana teorica e metodologica che un medico illuminato, Franco Basaglia, ha portato avanti con determinazione nel campo della psichiatria. Per decine di anni moltissime persone sono state rinchiuse nei manicomi perché considerate “devianti”, non rispondenti ai canoni e per motivi che nulla avevano a che vedere con la malattia mentale. Durante il regime fascista ad esempio, molti dissidenti politici hanno subito questa sorte. Pubblico scandalo, decoro familiare e sociale e onore giustificavano inoltre l’internamento di omosessuali, come di tantissime donne che non si uniformavano alla morale…

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    Giulia D'Angelo

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    Mio caro fumetto... - Malik Sajad ha terminato la sua graphic novel

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    Mio caro fumetto... - Anna Laura Braghetti, Adolfo Bachelet e la sofferenza

    Rosso è il perdono o rosso è il passato?

    Giugno 13, 2020
  • Mio caro fumetto... - Ricerca su internet, risultati ed interrogativi
    Letture

    La differenza invisibile colora l’Asperger

    Fra le ultime letture di fumetti, La differenza invisibile di Julie Dachez e Mademoiselle Caroline (Edizioni Lswr, 2018) è stata una vera rivelazione. Julie Dachez attraverso il suo racconto autobiografico rende partecipe il lettore del percorso che ha affrontato per ottenere la diagnosi di sindrome di Asperger, forma di autismo lieve particolarmente complicata da accertare nel genere femminile. Un cammino verso la consapevolezza di sé e la definitiva fondamentale conquista di un mondo a colori. È un perfetto esempio di graphic medicine. A renderlo tale concorrono l’impostazione, l’approccio esplicativo ed educativo ma anche l’apparato che lo correda. Sono molto interessanti le prefazioni di Carole Tardif e Bruno Gepner, psicologi esperti di…

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    Giulia D'Angelo

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    Mio caro fumetto... - Giovanni Nervo organizzatore della carità

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  • Mio caro fumetto... - Karl-Marx-Allee
    Letture

    Imparare a cadere a Neuerkerode

    È una lettura particolare quella di Imparare a cadere, primo fumetto scritto e disegnato dal giovane fumettista tedesco Mikaël Ross. È stato pubblicato in Germania da Avant-Verlag nel 2018 con il titolo Der Umfall, e da Bao Publishing a febbraio 2020. Il primo dei motivi lo si scopre solo a fine lettura, dalla postfazione del fumetto, ma può essere anticipato. Mikaël Ross ha realizzato Imparare a cadere su commissione della Evangelische Stiftung Neuerkerode. Nel 2018 quest’ultima ha scelto, a ragione e con lungimiranza, di festeggiare il proprio 150° anniversario per mezzo di un fumetto. Un mezzo innovativo, efficace ed efficiente anche per rendere diffusamente noti i principi e le attività dell’omonima…

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    Giulia D'Angelo

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  • Mio caro fumetto... - Montse soffre di non ricevere spiegazioni e informazioni
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    Manicomio destigmatizza le malattie mentali

    Montse Batalla Capdevila e suo marito, il disegnatore Xevi Domínguez Cortès (Xevidom) in Manicomio: una historia real, edito nel 2019 in Spagna da Ediciones La Cúpula, raccontano sinceramente, senza pregiudizio e drammatizzazione, le sofferenze e lo stigma che derivano dalla errata diagnosi di un disturbo mentale. L’obiettivo del fumetto è quello di sensibilizzare il pubblico sulle malattie mentali, che sono molto più comuni di quanto si pensi, e di liberare la malattia mentale dalle etichette e dai giudizi della gente, che non fanno altro che caricare malati e famiglie di pesi e di dolori aggiuntivi a quelli propri delle diverse patologie. I due autori desiderano essere d’aiuto nei confronti di chi…

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    Giulia D'Angelo

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    Non è te che aspettavo. Alla disabilità non si è mai preparati

    La lettura di Non è te che aspettavo (Bao Publishing, 2018) dovrebbe essere resa obbligatoria per tutti sia per l’importanza e la delicatezza del tema che affronta sia per il modo, tutt’altro che banale. L’autore di questa graphic, Fabien Toulmé, ai tempi della narrazione ingegnere in Brasile, sua moglie Patricia, brasiliana, e Louise, la loro primogenita, attendono con impazienza un nuovo membro della famiglia (solo dopo si scoprirà che ad arrivare sarà una femmina, Julia). L’emozione positiva per questo evento futuro nella testa dell’autore sembra però sovrastata dall’ansia che qualcosa possa non andare per il verso giusto, e più nello specifico che il nascituro possa essere affetto dalla Trisomia 21, meglio…

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    Giulia D'Angelo

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    Agosto 17, 2022

Mio caro fumetto... - Foto di profilo di Giulia D'Angelo

LETTRICE & BLOGGER

Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.

(Italo Calvino, Lezioni americane)

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