Il carcere di Valérie Zézé e altre donne Pericolose
Un colpo di fulmine quello che ho provato in libreria per Pericolose, il mio diario dal carcere il fumetto delle sorelle Anaële e Delphine Hermans che custodisce e comunica la testimonianza di vita di Valérie Zézé. Pubblicato nel 2018 in Francia da La Boîte à Bulles con il titolo La Ballade des dangereuses, è stato portato in Italia da ComicOut a settembre del 2020. Valérie, oggi cinquantaquattrenne, è nata in Africa, in Cameroun. Marchiata a vita dagli abusi perpetrati dal padre quando aveva solo cinque anni, giunge con lui in Francia. È ancora piccola e di lei si occupa la Direction des Affaires sanitaires et sociales che sceglie di darla in affidamento.…
Qui c’è tutto il mondo o la Peronospera
Ricordi, emozioni, identità, famiglia, religione, malattia, amicizia ed immaginazione costituiscono le fondamenta del fumetto Qui c’è tutto il mondo, sceneggiato da Cristiana Alicata e disegnato da Filippo Paris. Tratto dal romanzo Ho dormito con te tutta la notte (Hacca, 2014) della medesima autrice, è uscito in libreria a settembre 2020 grazie a Tunué. È il terzo titolo della collana Ariel diretta e curata da Simona Binni, dopo Nellie Bly e Per sempre. C’è l’esperienza autobiografica di Cristiana Alicata dietro quella di Anita, la giovanissima protagonista del fumetto. Nel 1984, a nove anni, lascia la sua casa, il mare e gli affetti, primo fra tutti l’amatissimo nonno che difende la vigna dalla…
Ethel e Ernest: quando il fumetto si fa casa
Il fumetto Ethel e Ernest, una storia vera di Raymond Briggs è stato pubblicato per la prima volta nel Regno Unito nel 1998. Pluripremiato, a maggio 2020 è uscito in libreria grazie a Rizzoli Lizard. È la storia di una casa a Londra, al numero 65 di Ashen Grove in Wimbledon Park. Il focolare domestico è il luogo e l’espediente che l’autore utilizza per raccontare due persone qualsiasi ma molto speciali: i suoi genitori, Ethel Bowyer (1895–1971) e Ernest Briggs (1900–1971). Il libro si apre nel momento in cui Ethel e Ernest si vedono e si incontrano per la prima volta. È un lunedì del 1928. Lei che fa la cameriera…
Le mamme del mondo sono belle, diverse ma uguali!
Pensate che ci siano tante differenze tra le mamme di ieri e di oggi? E tra quelle di diverse nazionalità? Ci ho riflettuto tanto e continuerò a farlo, a mente aperta. Una cosa è certa. Non cambia l’amore, il legame e il senso di protezione che provano per i figli. Forse le attenzioni nei loro confronti. Al contrario variano molto la cultura e il contesto in cui sono nate e cresciute, in cui hanno imparato ad essere persone e ad essere donne prima che mamme, così come la società in cui vivono e sono inserite. È bello leggendo fare la conoscenza di tante mamme (e di tante nonne, che in fondo…
Due figlie e altri animali feroci: Ortolani papà adottivo
Assolutamente consigliata la lettura di Due figlie e altri animali feroci (Bao Publishing, 2019) di Leo Ortolani, fumettista celebre in particolare per il supereroe Rat-Man. Questo libro permette di immedesimarsi nell’autore e in sua moglie Caterina che un bel giorno, dopo un percorso di adozione durato nove anni, hanno finalmente ricevuto una chiamata dalla Colombia e si sono ritrovati genitori di due bimbe: Johanna di quattro anni e Lucy María di tre. Fotografa la difficile realtà di chi di punto in bianco si deve inventare genitore e senza manuale (come sempre!). Ma la sfida in questo caso non consiste nel gestire e crescere un neonato aspettato nove mesi, portato a casa…
Laban et confiture o la bellezza delle mescolanze culturali
Conoscete l’illustratrice e fumettista Lena Merhej? Se la risposta è no, bisogna correre ai ripari magari iniziando, come me, da Laban et confiture ou comment ma mère est devenue libanaise (Alifbata, 2018). Lena Merhej è nata a Beirut in Libano nel 1977 da madre tedesca e padre libanese e ha il grande merito di aver contribuito a dinamizzare la produzione di fumetti nel suo paese, e non solo. Autrice di numerosi albi illustrati e fumetti è attiva anche nel campo dell’insegnamento e della ricerca. Lettrice di illustrazione e animazione alla Lebanese American University dal 2003 al 2009, ricercatrice di narratologia, illustrazione e scienze informatiche alla Jacobs University di Brema dal 2010…
Non è te che aspettavo. Alla disabilità non si è mai preparati
La lettura di Non è te che aspettavo (Bao Publishing, 2018) dovrebbe essere resa obbligatoria per tutti sia per l’importanza e la delicatezza del tema che affronta sia per il modo, tutt’altro che banale. L’autore di questa graphic, Fabien Toulmé, ai tempi della narrazione ingegnere in Brasile, sua moglie Patricia, brasiliana, e Louise, la loro primogenita, attendono con impazienza un nuovo membro della famiglia (solo dopo si scoprirà che ad arrivare sarà una femmina, Julia). L’emozione positiva per questo evento futuro nella testa dell’autore sembra però sovrastata dall’ansia che qualcosa possa non andare per il verso giusto, e più nello specifico che il nascituro possa essere affetto dalla Trisomia 21, meglio…
Pigiama computer biscotti. Sogno realtà paternità
Arriva un momento nella vita in cui si cresce (c’è chi ci arriva prima e chi dopo). Si cominciano a sentire le responsabilità. Si fanno i conti con le proprie scelte, con la precarietà, con i propri sogni (lo sappiamo, non si vive di fantasie, ma noi non abbiamo voglia di abbandonarli), con le aspirazioni, con gli interessi e le passioni, a cui tanto teniamo e che non vogliamo chiudere nel dimenticatoio, e con i primi acciacchi (ebbene sì, ci sono anche quelli a ricordarci che non siamo più giovani e invincibili). Poi c’è la gestione della casa, la vita di coppia, la ricerca di equilibri e di compromessi, mantenendo il…
L’arabo del futuro. Una giovinezza in Medio Oriente
L’arabo del futuro (volumi 1 e 2, Rizzoli Lizard, rispettivamente 2014 e 2017) è la storia autobiografica di Riad Sattouf, fumettista nato nel 1978. Figlio di Abdel-Razak, siriano, e di Clémentine, bretone, Riad nei primi anni ’80 cresce tra la Francia, la Libia di Gheddafi e la Siria di Assad. Il suo è il racconto ironico e falsamente leggero del proprio quotidiano e della propria personale esperienza, l’insieme dei primissimi ricordi di vita, sballottato a causa dei trasferimenti del padre per lavoro. Abdel-Razak è un professore universitario, laureato alla Sorbona, un intellettuale di estrema destra, nazionalista, espressione convinta del panarabismo, razzista e antisemita, che dice cose a dir poco spiacevoli sulle…
Non stancarti di andare. Attendere: infinito del verbo amare
Per un discreto numero di giorni ho goduto della compagnia di Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing, 2017). È uno di quei libri che dispiace finire e che allo stesso tempo non si vede l’ora di finire, così tanto bello, potente, completo e complesso da sembrare banalizzato da qualsivoglia tentativo si faccia di descriverlo. Mi sono rivista e ritrovata. Ci sta tanto della mia sensibilità, dei miei sentimenti, di ciò che mi piace e in cui credo fermamente, di quello che profondamente desidero. Ho pianto, di dolore e di gioia, ho sorriso, ho sperato e tanto atteso. Ho atteso con Iris, disegnatrice veneziana che vive…