Mio caro fumetto... - Clara e il suo cane
Letture

Lucenera e il vittoriano ossimorico

La graphic novel Lucenera è l’opera di esordio di Barbara Baldi, esperta colorista e illustratrice. Pubblicata da Oblomov Edizioni nel 2017 ha la caratteristica di far immergere il lettore nelle atmosfere propriamente vittoriane, nei sentimenti dei personaggi e nelle profondità del racconto attraverso le immagini più che per mezzo dei dialoghi e della trama.

Mio caro fumetto… – Copertina di Lucenera

Barbara Baldi riesce in questo grazie ad un prodotto visivo stupefacente ed evocativo ottenuto mediante l’impiego di una tecnica pittorica mista. Di base c’è il digitale, Photoshop, cui sono state aggiunte pennellate di acquerello e tocchi di matita.

Le ci sono voluti cinque mesi di lavoro per completare Lucenera. E il risultato finale lascia pensare ad una rassegna di tanti magnifici quadri in cui a farla positivamente da padrone sono i modelli cui Barbara Baldi si è ispirata. Ogni riferimento è intenzionale:

«Le citazioni sono volute. Adoro le opere d’arte, mi trasmettono moltissimo pathos. Imparo molto dagli artisti del passato (e del presente) e vorrei che facessero parte di me in qualche modo. Ho passato ore davanti ai dipinti originali nel corso degli anni e, in questo caso, ho voluto ricreare lo stesso tipo di trasporto».

Ci sono richiami agli impressionisti Claude Monet, Camille Pissarro, Edgar Degas, ai macchiaioli, a Caspar David Friedrich, a Jan Vermeer e al divisionista Giovanni Segantini. Non mancano d’altro canto le influenze di pittori inglesi. Sembra di assaporare le atmosfere delle opere di Charles James Lewis, John Atkinson Grimshaw, Joseph Mallord William Turner e George Clausen.

Mio caro fumetto… – Flintham Hall d’inverno
Mio caro fumetto… – Flintham Hall nella bella stagione
Mio caro fumetto… – Flintham Hall

I dipinti non sono gli unici modelli di questa graphic novel. C’è anche un evidente richiamo alla filmografia d’autore e alle sue tecniche.
Colpiscono le ambientazioni, i paesaggi in primis, ma anche prospetti e facciate delle dimore signorili, gli interni nonché i floridi giardini.

Rimangono nel cuore le espressioni dei personaggi, e alcune inquadrature che indugiano su particolari sublimi.

Mio caro fumetto… – Espressione del volto di Clara, protagonista di Lucenera
Mio caro fumetto… – Particolare dell’acconciatura di Clara

Quel che è certo è che Barbara Baldi, sceneggiatrice, scenografa, costumista, direttrice di fotografia e regista della sua graphic novel crea puntando tutto sulla luce.

Il titolo Lucenera, con il suo accostamento ossimorico, è un manifesto alla realizzazione del quale concorrono più elementi.

Intanto è evidente il passaggio da scene dominate dal buio, dalle tenebre, dal grigiore della pioggia, della nebbia e del freddo invernale, perfettamente in armonia con il sentire di Clara, la protagonista, ad altre in cui il verde dei prati, i vivaci colori della natura, il sole con il suo calore nella bella stagione stridono e creano un lacerante contrasto.

Mio caro fumetto… – La sepoltura della Contessa di Sutherland a Flintham Hall
Mio caro fumetto… – Clara lavora nei campi di Flintham Hall
Mio caro fumetto… – Nei giardini di Blenheim Palace

Anche la storia gioca sull’opposizione fra luce ed ombra, fra bene e male. È uno degli ingredienti fondamentali della fiaba, insieme ai cliché demodé, alla netta caratterizzazione fisica, psicologica e morale dei personaggi.

È palese però il forte anelito di Lucenera verso il romanzo inglese ottocentesco. La mente in questo caso corre ad autrici del calibro di Jane Austin e delle Sorelle Brontë.

In questo contesto Barbara Baldi ha scelto di inserire qualcosa di se stessa, di fare conoscere qualche suo trascorso personale e alcuni dei dolori affrontati nel corso della sua vita.

La trama. Nel 1850 nella Contea di Nottinghamshire muore Mary Adelaide Contessa di Sutherland. Nel suo testamento la Contessa divide in egual misura i beni fra le due nipoti, uniche eredi di tutto il suo ingente patrimonio.

Mio caro fumetto… – Il testamento della Contessa Sutherland da cui partono le vicende di Lucenera

A Clara, la più giovane, lascia l’intera tenuta di Flintham Hall mentre ad Olivia, la più grande, più mondana e frivola, il corrispettivo in fondi fiduciari convertibili in denaro. Questa decisione fa nascere dei dissidi insanabili fra le due sorelle.

Olivia decide di tagliare i rapporti con Clara, di lasciare la casa nella quale fino a quel momento hanno sempre abitato insieme e di recarsi a Londra. Lì sfrutterà le sue finanze come dote per assicurarsi un matrimonio e un futuro roseo.

Mio caro fumetto… – Clara a servizio a Blenheim Palace per la Famiglia Darlington

Clara invece, rimasta sola, si trova ad affrontare difficoltà enormi. Nonostante il suo lavoro e i suoi sforzi la tenuta cade in rovina ed è quindi è costretta ad andare a servizio per sostentarsi.

Si trova a dover rinunciare a tutto: agli agi cui era abituata, alla musica, al suo amato clavicembalo, alle cose più care. Eppure nella miseria e nell’ostilità sociale persegue con determinazione il suo progetto di redenzione.

Mio caro fumetto… – Clara al clavicembalo

Ogni sua azione mira ad un obiettivo ultimo: tornare un giorno a casa propria, riuscire a rialzarne le sorti e poter riconquistare la sua vita così come l’aveva desiderata e immaginata.

Nel frattempo, nel suo nero e difficile percorso, Clara non scende mai a compromessi, non si macchia mai. È indiscutibilmente l’impersonificazione fiabesca del bene, un personaggio assolutamente positivo. È luce e apporta luce dall’inizio alla fine del racconto.

E il finale non è il classico “e vissero tutti felici e contenti”. Ogni lettore potrà scegliere il proprio a seconda delle sensazioni e dei sentimenti ingenerati da un evento che giunge inaspettato, uno spiraglio verso il futuro, un raggio di sole che illumina e scalda ma che non dà certezze.

Lucenera, «a chi si perde».

Booktrailer di Lucenera animato da Vincenzo Gioanola. Da non perdere!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.