Mio caro fumetto... - Marjane Satrapi e il cigno di mollica di pane in Persepolis
Chiacchiere

Persepolis è la mia n. 1!

Come tutte le storie che si rispettino anche la mia passione per i fumetti ha un incipit.

Fin da bambina sono sempre stata un’assidua lettrice e ho sempre letto con grande piacere ma, quando ho cominciato a lavorare tra libri e documenti e, soprattutto, quando i miei ritmi di vita sono diventati via via più frenetici, quella forma di svago e di relax non risultava più essere tale.

La sera a casa dopo poche righe mi veniva subito sonno. Mi ritrovavo a sfogliare più e più volte le stesse pagine. Mi stancavo con facilità e perdevo il filo di quello che stavo leggendo.

Insomma non riuscivo più a portare a termine i libri. Mi facevano gola, li compravo, attratta dalla storia, ma rimanevano lì.

Un gran dispiacere e una delusione ogni volta.

Chiacchierando della cosa con una mia carissima amica, amante delle graphic novel già da tempo, mi consigliò di provare proprio questo genere, convinta che sarebbe stata la soluzione al mio “problema”.

Sempre lei nel 2017 per il mio compleanno mi ha regalato Persepolis di Marjane Satrapi perché, conoscendomi bene, sapeva che l’avrei amata.

Beh, tanto grande è stato il successo di quel regalo che sto qui a parlarvene.
Mi sono letteralmente innamorata di quella graphic novel e ho così scoperto il magico, sconfinato e variegato mondo del fumetto.

Da quel momento sono entrata in una spirale da cui difficilmente riuscirò ad uscire (per fortuna!).

Insomma Persepolis è stata ed è la mia n. 1, paragonabile alla moneta n. 1 di Paperon de’ Paperoni, il decino americano, il Seated Liberty del 1875: l’ispirazione.

Mio caro fumetto... - Paperon de'Paperoni con la sua n. 1, copia originale di Carlo Campanelli, a simboleggiare la mia n. 1
Grazie a Carlo Campanelli per aver disegnato questo bellissimo Paperone per me!

Così come Paperone ha poi costruito la sua ricchezza, ha colmato il suo deposito di soldi e custodito nella teca la sua n. 1, io, a mio modo, continuo a riempire le mie librerie di fumetti e conservo con particolare affetto la mia n. 1, quel volume da cui tutto è partito.

L’unica “piccola” differenza tra me e Paperone, è palese, sta nel fatto che lui le sue tasche le ha riempite e io ad oggi le sto svuotando, ma è davvero un particolare di “poco conto”…

Secondo me quando si spendono i soldi in libri non sono mai soldi persi ed è tutto riguadagnato!

E ora ditemi voi: qual è la vostra graphic n. 1?

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